L’emozionante “bramito” del cervo

Provincia di Belluno


6-8

Trovarsi sul punto più alto dell’escursione e riuscire ad avere un colpo d’occhio completo del percorso è qualcosa che mi ha sempre entusiasmato.
Un giro a tutto tondo a fil di cresta tra le colline dei comuni di Revine Lago, Tarzo e Vittorio Veneto, all’apparenza divisi dalla morfologia del territorio, in realtà uniti da un intreccio di sentieri e strade sterrate a testimoniare le antiche relazioni tra le genti.
DETTAGLI
Partiremo dall’abitato di Revine Lago per affrontare la prima cresta di giornata, il Belvedere, che con il suo sentiero up e down metterà brio fin da subito alle nostre gambe.
Il giro prosegue in senso antiorario in direzione del monte Piai, la seconda cresta di giornata, che con i suoi 540 m sarà il punto più alto dell’intero giro.
Da qui lo sguardo si spinge verso le Prealpi e si possono riconoscere il Col Visentin, il Monte Pizzoc e alcune vette della catena dell’Alpago, a sud, nelle giornate serene, la laguna e l’Adriatico brilleranno al sole.
I sentieri sono ben tracciati e non presentano particolari difficoltà tecniche, ciò tuttavia i brevi ma intensi strappi in salita, richiedono buon allenamento e passo deciso.
Scarpe da trekking robuste o scarponcini da montagna
Zainetto con abbigliamento adatto alla stagione. Giacca anti-pioggia
Pranzo al sacco e da bere
In dolomiti Beat siamo tutti AMM Certificati dal Collegio delle Guide Alpine del Veneto, per garantirvi la massima sicurezza e professionalità e pensare solo al vostro divertimento!
La planimetria della casa nella quale sono cresciuto rispecchia una vecchia usanza per la quale la cucina è orientata a sud e le camere a nord.
Questa buona regola progettuale mi ha riservato una cameretta con affaccio su colline e prealpi, boschi e prati, inevitabile non provare attrazione per quel mondo che chiedeva solo di essere esplorato e che avevo iniziato a conoscere da quella finestra.
Crescendo lo sguardo si è posato oltre quelle colline, più a nord, sulle Dolomiti e in tutte quelle montagne che mi regalano emozioni.
In fondo sono lì, fuori dalla finestra della mia camera.
"Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è più niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte.
Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.”
Paolo Cognetti
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