La diga del lago Toggia in alta val Formazza

Provincia Verbano Cusio Ossola


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La salita alla diga dei Sabbioni è uno dei percorsi più suggestivi dell’alta val Formazza per gli ambienti di alta montagna in cui ci si trova immersi.
Nonostante la forte regressione dei ghiacciai alle (relative) basse quote, tra le acque è ancora possibile ammirare qualche riflesso di essi, specie nelle ore crepuscolari.
Il nostro viaggio comincia alla base della grande diga di Morasco, per proseguire poi dentro ad un grande vallone che andrebbe a lambire i ghiacciai dell’Arbola se non fosse per il mastodontico sbarramento in pietrame.
Il lago che la diga ha formato pensate, ospita fino a 44 milioni di metri cubi d’acqua a quasi 2500m. di quota.
Non a caso questa capienza porta la diga dei Sabbioni ad essere l’invaso per la produzione di energia idroelettrica più grande del Piemonte.
Spesso durante la salita (sempre su ottimo sentiero) è facile udire le marmotte fischiare i loro richiami di allerta per gli intrusi o pericoli avvistati nel loro habitat.
I loro fischi li sentiremo echeggiare fin sulle alte torri rocciose delle vette formazzine, prime tra tutte, come poc’anzi accennato, la punta d’Arbola che per la sua eleganza nelle forme e altezza è stata soprannominata dalle vecchie generazioni di formazzini-alpinisti “La Regina della val Formazza”.
Dislivello: 800 m
Sviluppo: 13 km
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Alessandro Tel. 340 3386186
In dolomiti Beat siamo tutti AMM Certificati dal Collegio delle Guide Alpine del Veneto, per garantirvi la massima sicurezza e professionalità e pensare solo al vostro divertimento!
Fin da bambino frequento l’ambiente alpino in tutte le stagioni dell’anno alternando gli sport in base alle condizioni della montagna.
Da piccolo accompagnato da mio nonno e dai miei genitori e poi da solo o con amici ho sempre cercato di approfondire le mie conoscenze e la mia esperienza nel frequentare questo fantastico mondo mai scontato.
La passione e la volontà mi hanno spinto a decidere di intraprendere il percorso per abilitarmi ad Accompagnatore di Media Montagna trasformando così la mia passione in professione a tempo pieno permettendomi di poter trasmettere e far conoscere ad altri appassionati il valore e le bellezze naturali che la montagna offre.
E’ così che nel 2019 ho ottenuto la tanto ambita abilitazione professionale entrando a far parte dell'Associazione delle Guide Alpine Italiane attraverso il Collegio Guide Alpine del Veneto e del Piemonte.
Adoro ricordare quello che la montagna ha da restituirci attraverso i segni lasciati dai nostri avi durante le loro vite trascorse, per esempio di quando con il bestiame salivano durante l’estate sugli alpeggi, oltre all’inesauribile bellezza del complesso equilibrio delle rocce e dei versanti delle cime che ne fanno da sfondo.
Delle comunità storiche che hanno vissuto prima di noi, ammiro soprattutto quella loro sorta di devozione alla cura del dettaglio volta a valorizzare ciò che la montagna poteva offrire, da cui nonostante la povertà dei mezzi rispetto ad oggi, hanno pure saputo trarre il sostentamento per la loro sopravvivenza e posto addirittura le basi del mondo in cui viviamo tutt’ora, a volte purtroppo in maniera superficiale e troppo scontata.
Oggi guido gruppi di persone in escursioni e trekking da est ad ovest delle Alpi, ovvero dalle Dolomiti ai grandi massicci delle Alpi come il Monte Bianco, il Cervino e il Monterosa.
Lingue parlate: ITALIANO e INGLESE
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