L’emozionante “bramito” del cervo

Provincia di Belluno


6-8

Meta immancabile per gli amanti della montagna, i Laghi d’Olbe sono senza dubbio una delle meraviglie naturali Sappadine.
I tre laghi alpini, di cui uno maggiore e due più piccoli, di origine glaciale, sono incastonati come gemme d’acqua limpida su un altopiano di rocce e prati alla base di un anfiteatro che rispecchia tutta la bellezza delle montagne di Sappada.
Questi stessi luoghi durante la prima guerra mondiale furono teatro di aspri combattimenti, e numerose sono ancora le testimonianze belliche che si possono incontrare lungo il percorso.
Splendidi in ogni periodo dell’anno, l’estate è la stagione del verde intenso dell’erba punteggiata dagli accesi colori dei fiori alpini.
Impreziosiremo la nostra escursione con l’ascesa al Monte Lastroni 2449 m, eccezionale punto panoramico per una vista a 360 gradi.
DETTAGLI
Nei pressi della baita Rododendro in val Sesis, il sentiero entra nel bosco e risale con comode svolte a tratti un po’ ripido, la valle del Rio Miniera fino ad intersecare la carrareccia proveniente dal rifugio 2000. Percorriamo ora quella che un tempo era la strade militare che serviva le varie postazioni dislocate al Passo del Mulo e Forc. Righile. I tre laghetti ci aspettano poco più a monte, nel bellissimo anfiteatro dove il panorama si apre verso il monte Righile con la Cresta del Ferro ed il monte Lastroni, la nostra meta. Il sentiero prosegue ora con una lunga diagonale ascendente tra le ultime praterie d’alta quota e le roccette di vetta.
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La planimetria della casa nella quale sono cresciuto rispecchia una vecchia usanza per la quale la cucina è orientata a sud e le camere a nord.
Questa buona regola progettuale mi ha riservato una cameretta con affaccio su colline e prealpi, boschi e prati, inevitabile non provare attrazione per quel mondo che chiedeva solo di essere esplorato e che avevo iniziato a conoscere da quella finestra.
Crescendo lo sguardo si è posato oltre quelle colline, più a nord, sulle Dolomiti e in tutte quelle montagne che mi regalano emozioni.
In fondo sono lì, fuori dalla finestra della mia camera.
"Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è più niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte.
Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa.”
Paolo Cognetti
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