A picco sulla Vallagarina, la Lessinia trentina

Provincia di Verona


10 - 15 persone

5 giorni immersi nello splendore del Parco Naturale Adamello Brenta, lontani dalle folle anche al ponte di Ferragosto.
Al cospetto di cime maestose, attraverso spettacolari valli glaciali e sui luoghi della Grande Guerra.
Un’avventura lungo il Sentiero della Pace che ci lascerà ricordi fantastici.
Impegnativo, ma piuttosto equilibrato, richiede un buon livello di allenamento ed abitudine alle camminate su sentieri ripidi e sconnessi.
DETTAGLI
Prima tappa:
Da Malga Cengledino al rifugio Trivena, inizia il viaggio.
Dagli alpeggi della Val Rendena entreremo nel Parco Naturale, salendo ai Laghi di Valbona e scollinando alla Bocchetta Laghisol per entrare nella Val Breguzzo e scendere al rifugio che ci accoglierà per la prima notte della nostra avventura.
Dislivello: 900 metri in salita e 700 in discesa
Pernotto al rifugio Trivena a 1.660 metri slm
Seconda tappa:
Dal rifugio Trivena al rifugio Val di Fumo aggirando il Cop di Breguzzo, 3.003 metri
Una tappa impegnativa ma di sicura soddisfazione, ci porterà dalla Val Breguzzo alla Val di Fumo, conosciuta come il Piccolo Canada del Trentino, di cui avremo magnifici panorami.
Lungo il tragitto ci sarà la possibilità di salire alla Bocchetta dei Cacciatori 2.890 metri, spettacolare belvedere su tutto il gruppo con un’importante postazione della Grande Guerra.
Dal passo di Breguzzo scenderemo al Lago di Malga Bissina per poi arrivare alla fine della tappa.
Dislivello: 1.200 metri circa in salita e 1.200 in discesa.
Pernotto al rifugio Val di Fumo a 1.910 metri slm
Terza tappa:
Dal rifugio Val di Fumo al rifugio Carrè Alto, dominato dalla seconda cima del gruppo. 3.462 metri.
Altra tappa impegnativa che ci porterà ai 2.782 metri del passo delle Vacche con un ripido sentiero tra blocchi granitici, per poi attraversare in discesa la Bocca di Conca sul versante orientale del Carrè Alto fino al rifugio. Troveremo molti segnali del fronte della Grande Guerra e saremo accompagnati dai fischi delle marmotte.
Dislivello: 1.000 metri in salita e 400 in discesa
Pernotto al rifugio Carrè Alto a 2.440 slm
Quarta tappa:
Dal rifugio Carrè Alto al rifugio San Giuliano, percorrendo la scala di granito del “Bus del Gat”.
Una lunga traversata del circo glaciale alla testata della val Borzago tra macereti granitici, ci porterà al passo Altar, per poi scendere la val Siniciaga attraverso prati colorati di fiori e boschi di larice, incontrando antiche malghe abbandonate.
Dislivello: 700 metri in salita e 1.000 in discesa
Pernotto al rifugio San Giuliano a 1.950 slm
Quinta tappa:
Dal rifugio San Giuliano a Spiazzo in Val Rendena, punto finale della nostra avventura.
Risalendo al Val Germenega incontreremo i suoi 5 laghi fino al passo del Forcellino, che porrà fine alle salite del nostro trekking,
Da qui ci aspetta la discesa verso le auto attraverso splendidi boschi ed alpeggi.
Dislivello: 300 metri in salita e 1.200 in discesa.
É richiesto un ottimo livello di allenamento e abitudine a camminare in montagna.
COSTI E PRENOTAZIONI
Il servizio comprende la guida per i 5 giorni di escursione
Costo guida per i cinque giorni: 280€/persona
Il costo non comprende eventuali spese di pasti, trasporti, etc.
Il costo della mezza pensione nei rifugi è di 50-60 euro per i Soci CAI e 60-70 euro per i non soci.
É richiesta una caparra di 100€ per confermare la prenotazione
Per prenotare potete compilare il Form in questa pagina o contattarci direttamente:
Sergio Tel. 348 7037552
Il costo comprende:
NON sono compresi nel costo:
In dolomiti Beat siamo tutti AMM Certificati dal Collegio delle Guide Alpine del Veneto, per garantirvi la massima sicurezza e professionalità e pensare solo al vostro divertimento!
Da sempre “malato” di Montagna e di Natura in generale, nato e cresciuto in campagna, alle porte di Verona e dei Monti Lessini.
Iscritto quasi per scherzo al corso per Accompagnatore di Media Montagna organizzato dal Collegio delle Guide Alpine del Veneto.
Durante l’impegnativa formazione, con splendidi ed appassionati colleghi abbiamo “scoperto” un nuovo modo di andare in montagna: più lento, più consapevole.
Da due anni accompagno persone sulle “mie” montagne ed in giro per l’Italia, con progetti anche oltre confine.
Più di tutto mi piace esplorare luoghi al di fuori della folla e sfruttare tutte le stagioni per frequentare sia mare che montagna.
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